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Una storia d’amore

In questi 100 anni della fondazione della nostra Congregazione, ciò che mi ha colpito e di cui ringrazio Dio con tutto il cuore è la disponibilità del nostro Padre Fondatore alla volontà di Dio.

Oggi siamo Suore Discepole di Gesù Eucaristico grazie a Lui perché la sua disponibilità ha aperto le vie per fare arrivare Gesù Eucaristico nei diversi continenti del mondo. Così ha fatto conoscere la grandezza e l’amore di Gesù nel suo Santissimo Sacramento per tutti.

Veramente ho sperimentato che il nostro Padre Fondatore è un grande testimone dell’amore di Dio e del prossimo. Lui è il mio modello che desidero  profondamente imitare per essere disponibile alla volontà di Dio attraverso la preghiera e l’azione. Questa è la mia preghiera anche per ciascuna di noi le sue figlie dilette.

UNA STORIA D’AMORE!

Le celebrazioni per l’inaugurazione del centenario della fondazione della nostra famiglia religiosa mi hanno riempito di gioia e mi hanno fatto riflettere molto sul nostro carisma di adorazione e riparazione.

L’adorazione che abbiamo fatto il 4 ottobre con simboli molto significativi è stato per me occasione di contemplare l’amore e l’onnipotenza di Dio che ci ha scelte per testimoniarlo nel mondo. Le consorelle che hanno portato le lampade accese intorno a Gesù sull’altare, le ho considerate come le nostre prime suore che sono state accolte dal nostro Padre Fondatore, così hanno dato inizio alla nostra Famiglia religiosa. Tutte le lampade che erano accese sull’altare, intorno a Gesù, le ho paragonate a noi discepole di Gesù Eucaristico in adorazione e nella nostra vita quotidiana, noi che circondiamo Gesù per fare la sua volontà.

Sentivo l’amore di Gesù che andava su ognuna di noi. Ho meditato che in quell’ora noi, tutte le discepole nel mondo intero eravamo in adorazione e mi dicevo: “Gesù ci ha scelte essendo di diverse culture, in Lui siamo unite per adorarlo e realizzare la sua missione di adoratrici e riparatrici” E mi ricordavo questa parola del nostro Padre Fondatore: “ Figliuole, la volontà di Dio, con gioia, con fiducia, con amore … sempre! Noi siamo un nulla; ma questo nulla può fare la volontà di Dio e diviene così onnipotente.( Tratt. Spir. P. 375)

Sentivo dentro di me un richiamo alla fedeltà al nostro carisma, contenuto nelle Costituzioni che appena avevo ricevuto dalle mani della Madre, e questo è il mio augurio per tutte noi Suore Discepole. La mia gratitudine è incessante per tanti benefici che il Signore ha fatto per noi.

Suor Marie Alphonsine Mukantaganda

Inaugurazione ufficiale del Centenario della Congregazione

Oggi si inaugura ufficialmente il centenario della nostra diletta Famiglia Religiosa, nella Cattedrale di Tricarico, che ci ha viste riunite in tante circostanze importanti, pietre miliari della nostra storia. Molte Discepole da varie case d’Italia sono convenute, per partecipare a una Celebrazione solenne, punto di partenza di un cammino annuale di conversione, azione di grazie, rinnovamento per un nuovo slancio missionario. La celebrazione è stata davvero commovente. A presiederla è stato invitato il Segretario della Congregazione dei Religiosi e Società di Vita Apostolica, l’arcivescovo Monsignor José Rodriguez Carballo. È iniziata con la processione partita dall’atrio dell’Episcopio con quest’ordine: i ministranti con la Croce, tutte le Discepole presenti con l’abito bianco dell’adorazione, i sacerdoti, il Vescovo di Tricarico, Monsignor Giovanni Intini, Padre Pierluigi Nava, religioso monfortano, sottosegretario della CIVCSVA, l’arcivescovo e S.E. Monsignor Carballo con il pastorale, quello usato dal nostro Venerabile Padre. L’ingresso è stato davvero spettacolare con le oltre cento Discepole biancovestite che hanno occupato le due file di banchi della navata centrale.

Il Vescovo di Tricarico ha rivolto il saluto all’arcivescovo e ha presentato magistralmente il motivo e lo scopo della celebrazione, riandando all’originaria ispirazione della Congregazione nel cuore del Venerabile Raffaello Delle Nocche, citando una lettera a Linda Machina del 21 gennaio 1923, che indica nella spiritualità eucaristica l’unica certezza del piano non ancora abbozzato. Oggi, dice il vescovo, quel disegno è realizzato ed ha attirato giovani da ogni continente, che dall’Eucaristia che adorano, come da sorgente traggono sostegno ad opere di apostolato a servizio dei più bisognosi.  Al termine della Liturgia della Parola l’Arcivescovo ci ha offerto con trasporto una incisiva omelia, congratulandosi con la nostra storia nata dal cuore di un santo vescovo, con il sigillo ecclesiale dell’ispirazione divina, interpretata dal Santo Padre Pio XI, che esortò il giovane vescovo a fondare lui stesso una Famiglia religiosa, per avere l’aiuto che cercava invano in altri Istituti, per i tanti bisogni della diocesi a lui affidata. La data di nascita dell’Istituto, 4 ottobre 1923, lo ha portato a parlare dello spogliamento ad imitazione di San Francesco, raccomandato anche dal Fondatore alle Discepole. Altro tema da lui sviluppato è stato quello dell’ecclesialità del carisma, che ci è dato non per noi stesse, ma per la Chiesa e il Popolo di Dio.

Siete nate per i bisogni del popolo – ci ha detto – siate le suore del popolo, fatevi carico dei drammi della gente di questo tempo in ogni territorio in cui operate. Il vostro Fondatore ha             anticipato quello che Papa Francesco dice continuamente, di andare alle periferie. Infine l’arcivescovo ci ha ricordato le ultime commoventi parole del Padre, esortandoci alla fedeltà: ”figliuole, non ripigliamoci nulla di quanto abbiamo dato al Signore”, ma a una fedeltà dinamica e creativa e a uno sguardo fiducioso verso il futuro, che, come dice il nostro Padre, solo Dio conosce, a noi non è dato sapere, ma crediamo che è Lui a guidare i nostri passi realizzando il suo disegno d’amore.

Dopo l’omelia, tutte le Discepole si sono levate in piedi e hanno rinnovato i Voti recitando la formula per devozione. La Liturgia eucaristica è stata animata dai canti del Coro della Cattedrale.

Dopo il rito di comunione, la Superiora generale, Madre Maria Giuseppina Leo, ha rivolto parole di ringraziamento alle autorità religiose, civili e militari, alle Discepole e a tutti i presenti. Lo ha fatto con gli stessi sentimenti espressi dal Fondatore, ricordando le sue parole nell’accogliere l’obbedienza del Santo Padre e nel consegnare al coadiutore, dopo 38 anni di episcopato, questa terra e i figli tanto amati, con la seguente paterna condivisione: “Con quanto amore sia venuto in mezzo a voi Dio lo sa e credo lo sappiate anche voi, poiché nulla mi ha scoraggiato, nulla mi è sembrato troppo brutto, devo anche rendervi testimonianza che ho ringraziato sempre Dio di avermi mandato in mezzo a voi e non in altre parti e di non aver mai accolto un pensiero solo che da voi mi allontanasse.” La Madre ha poi espresso l’augurio suo e di tutte le Discepole che quest’anno centenario, a partire da questa suggestiva Eucaristia, segni l’inizio di un cammino nuovo di fedeltà al carisma, seguendo le orme del nostro Venerabile Padre e affidandoci alla Madonna per essere sostenute nel servizio dei poveri e nel portare sollievo alle ferite dell’umanità, dovunque il vento dello Spirito ci porterà.

Prima della benedizione finale, i Celebranti hanno lasciato il presbiterio e si sono recati presso il monumento del Venerabile Raffaello Delle Nocche, per venerarlo e pregare per la sua beatificazione. Ritornati all’altare, l’arcivescovo e il Vescovo di Tricarico hanno benedetto l’Assemblea, abbracciando anche nella benedizione tutte le persone che soffrono e il mondo intero, in particolare quei paesi martoriati dalla guerra, specialmente l’Ucraina.

99esimo Anniversario di Fondazione

Oggi la nostra Famiglia Religiosa compie 99 anni della sua storia ed entra nel centesimo anno.
Come questa data può passare inosservata? La nostra Madre Maria Giuseppina, come già in altri
anniversari, ci ha chiesto di celebrarla con un’ora di adorazione comunitaria
contemporaneamente, tutte unite dalle varie parti del mondo in cui siamo presenti, dalle 21 alle
22 ora italiana. È stato preparato un testo unico dal titolo “per i 100 anni di una storia d’amore
lode a Te, Signore”.
Contemplando Gesù, il nostro Maestro Eucaristico, abbiamo fatto memoria delle nostre origini in
quel 4 ottobre 1923, quando alle ore 18.00, rispondendo alla chiamata del giovane vescovo,
Monsignor Raffaello Delle Nocche, due signorine napoletane, Linda Machina e Silvia Di Somma,
giunsero nel piazzale di Tricarico, furono accolte dal canonico Siena e dal Canonico Toscano e
accompagnate all’episcopio, dove le attendeva con trepidazione colui che si sentiva ed era già per
loro il Padre, il Fondatore di una nuova Famiglia religiosa per la gloria di Dio e per soccorrere ai
bisogni estremi della Diocesi di Tricarico e della Basilicata, senza escludere quelli di tutto il mondo,
se il Signore l’avesse benedetta e inviata più lontano.
Quest’anno centenario sarà l’occasione propizia non solo per celebrare, ma soprattutto per
rinnovarci nel carisma e rilanciare la nostra testimonianza evangelica e la missione eucaristica nei
vari continenti, in cui il Signore ci ha chiamate e ci chiamerà lungo il corso della nostra
entusiasmante storia.

Nuova presenza in Rwanda – Testimonianza

NYIRAGISEKE, 22/08/2022

Tu sei meraviglioso, le tue opere sono meravigliose.
Tutto quello che fai, Signore, è magnifico!

La nuova missione nella diocesi di Kigali, parrocchia NKANGA, centrale NYIRAGISEKE!

La Centrale di Nyiragiseke si trova in una zona molto povera, dove il problema più grave è la mancanza di acqua, c’è una sola stagione di pioggia, mentre per il resto del Rwanda, le stagioni sono due e la zona è molto calda.

Quando abbiamo cominciato a frequentare questa zona, siamo rimaste meravigliate nel trovare una popolazione contenta e gioiosa per la nostra presenza: non conoscevano le suore, infatti siamo le prime che abbiamo deciso di venire a vivere in mezzo a loro e hanno costatato che le suore sono persone normali, gioiose e accoglienti.

Affinché Gesù Eucaristico sia conosciuto, amato e adorato in tutti gli angoli della Terra, noi ringraziamo la nostra Famiglia Religiosa che ci ha offerto l’opportunità di aprire una nuova Comunità a Nyiragiseke, dove ci sono persone che hanno veramente sete di conoscere Gesù Eucaristico.

In particolare ringraziamo la nostra Madre Generale e le sue Consigliere, le nostre diverse Comunità e tutti i cari Benefattori che ci sostengono spiritualmente, moralmente e materialmente in tutta la nostra missione.

Siamo molto contente e, affidandoci all’assistenza Divina e all’opera dello Spirito Santo, essendo state scelte dall’obbedienza a formare la prima Comunità di Nyiragiseke, desideriamo donarci con gioia e dedizione perché questa missione riesca bene!

Come apostolato abbiamo la direzione e l’insegnamento nel Gruppo Scolastico « NYIRAGISEKE » che ospita alunni, in totale 1402, di scuola dell’infanzia, elementare, secondaria e professionale per ragazzi e ragazze ( quest’ultima non funziona per mancanza di attrezzature ).

Il nostro Padre Fondatore diceva che quando abbiamo cura dei bambini, abbiamo a disposizione le famiglie; dunque abbiamo la fortuna che il Signore ci dona di incontrare molte persone che desiderano essere accolte e ascoltate. Poi non può mancare la formazione dei catechisti e della catechesi diretta ai bambini e agli adulti.

L’inaugurazione di questa missione è stata meravigliosa: sua Eminenza il Cardinale Antonio KAMBANDA ha cominciato con la benedizione della casa della Comunità, poi in processione ci siamo recati sul luogo della celebrazione Eucaristica, dove una grande folla di fedeli ci attendeva.

Il Cardinale ha ringraziato molto la Congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, che ha accettato di venire a lavorare in questa centrale così povera, ma ricca in accoglienza ed ha esortato i sacerdoti a non fare mai mancare la Santa Messa quotidiana.

Un caro abbraccio, con la richiesta di tanta preghiera.

La comunità di Nyiragiseke

Sr Ariane Mazimpaka – Sr M.Goretti Kamanzi -Sr Seraphine Mukamana
– Sr Agate Mukamahoro – Sr Jeannette Mukarusanga

 

Una nuova esperienza

Carissime sorelle,
vorrei condividere con voi la mia esperienza iniziale qui a Cirigliano. Sono contenta di essere parte di questa comunità e ringrazio il Signore che continua ad ispirare la nostra congregazione a come servire Lui nei fratelli e sorelle nella realtà concreta…

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Da un semplice gesto… Saremo noi i profeti dell’amore nuovo?

Ispirate dalla situazione non facile dei ragazzi che frequentano il liceo con noi, abbiamo pensato, Sr Jennilyn, Sr Laarne ed io, Sr Funny, di preparare il Natale, offrendo dei doni con l’immagine della Madonna con il Bambino Gesù, la cui nascita è per noi
cristiani il significato del Natale. Abbiamo distribuito questi doni ai ragazzi e ai professori. Li abbiamo preparati con tanta gioia, perché credevamo che con questo piccolo e semplice gesto potevamo dare testimonianza e far passare il messaggio di
condivisione e di fraternità. Dopo aver distribuito i cioccolatini e le immaginette, abbiamo visto tanti volti sorridenti nel
dire “Grazie!”. Poi il nostro professore di Diritto, mezz’ora prima di terminare la lezione, ha posto la domanda sul senso del Natale per ciascuno di noi e così abbiamo iniziato la condivisione e il dialogo.
Sapendo che il nostro professore è un buon cristiano e un bravo scrittore, gli abbiamo chiesto di scrivere un articolo su questa condivisione che abbiamo fatto in classe e sulla sua testimonianza di fede.
Condividiamo con voi l’articolo che ha scritto. Le sue riflessioni sono profonde.

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Auguri dal Rwanda

Kicukiro, Santo Natale 2020
Carissime Sorelle,
siamo piene di gioia nel comunicarvi l’esperienza che stiamo vivendo. Prima di ogni cosa ringraziamo il Signore che ci mantiene in vita, malgrado che il COVID-19 è sempre là, in agguato, e ci preoccupa parecchio.
Grazie all’assistenza divina, qui da noi abbiamo potuto cominciare la scuola con le classi dei più grandi: quarta, quinta e sesta elementare soltanto, e speriamo bene nel Signore Gesù che attendiamo fra noi, che tutto andrà bene e presto possano ritornare in classe anche i piccoli. Noi che insegniamo nel ciclo inferiore dell’elementare e nella scuola dell’infanzia, non stiamo certo senza far niente, stiamo facendo dei corsi di formazione per perfezionare le nostre conoscenze sull’insegnamento e, in particolare, stiamo facendo grandi passi nella vita comunitaria.
Noi tutte, le Discepole di Kicukiro, vi auguriamo JOYEUX NOËL 2020 e…BONNE ANNÉE 2021, anno ricco di benedizioni divine e di ottima salute fisica e spirituale. Natale è la festa della fiducia, della speranza e della gioia che illumina le nostre vite, perciò vi auguriamo che il Bambino Gesù sia per voi GIOIA, PACE e SERENITÀ di cuore!
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e Pace in terra agli uomini amati dal Signore!
A tutte e a ciascuna il nostro abbraccio affettuoso.
Le vostre Consorelle della comunità di Kicukiro-Rwanda

Voti perpetui. Una nuova nascita

 “Nella vita ci sono tre nascite”.  Ha esordito così Monsignor Giovanni Intini, Vescovo di Tricarico, nel pronunciare la sua omelia: la nascita fisica, la nascita spirituale nel Battesimo, la nascita nella scelta decisiva di seguire Cristo.  Questa terza nascita è quella che abbiamo celebrato oggi alle ore 17.00  con 14 sorelle provenienti dall’Est, dall’Ovest e dal Sud del mondo:

SR YULIANA MAI, SR. ROSALIA LUZIA DOS SANTOS, SR. YUSTINA KEBOYAN BELANG, SR. DELPHINE UWANYIRIGIRA, SR. MARIA GORETI KESALE HULER,  SR. LINDALVA DA CRUZ,  SR. EMILIANA MORU,  SR. ZULMIRA BABO, SR. FRANCESCA DALA, SR. ANGELA SOARES,  SR. MARIA INANSIA EMA MAKIN,  SR. MARIA DALIMA RATU RIA, SR. DELSIANA KORO,  SR. GENECERL FRANCISCO.

Hanno fatto il loro ingresso in cattedrale recando in mano le lampade accese, segno della loro fede battesimale e della fedeltà che stavano per promettere, pronunciando i Voti di Castità, Povertà e Obbedienza per sempre. La Celebrazione, presieduta dal Vescovo di Tricarico e concelebrata da molti sacerdoti, è stata solenne e commovente. La corale accompagnava con musica e canto lo svolgersi dei momenti fondamentali della Liturgia e del Rito Proprio della Professione Religiosa Perpetua. L’omelia di S.E. Monsignor Giovanni Intini ha illustrato magistralmente l’atto di sublime importanza che queste giovani donne hanno compiuto conun abbandono totale alla Grazia, animate dallo Spirito di Dio. Il presule ha sottolineato l’idea che non una serie di rinunce è quello che queste giovani scelgono, è una scelta d’amore, dell’amore più vero e più grande, che si fa con immensa gioia, anche se, come ogni scelta, comporta delle rinunce. Poi una calda raccomandazione: non pensate mai che basta un’osservanza esteriore, l’esteriorità deve essere il riflesso di un’interiorità, curate l’interiorità, il cuore; se il vostro tesoro è Cristo, a Lui deve essere legato il vostro cuore. Ricordate la massima evangelica che il Venerabile vostro Fondatore vi ha consegnato: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” e il nome che aveva proposto per voi “Discepole del Cuore Eucaristico”.

Emozionante il momento in cui le spose di Cristo, avvolte nel loro bianco mantello, si sono prostrate e si è levato nel sacro tempio il canto supplice delle Litanie dei Santi: tutta l’assemblea invocava l’intercessione dei Beati del Cielo per implorare fedeltà d’amore e perseveranza nel santo proposito, su queste Discepole che si apprestavano ad essere consacrate al Signore, senza riserva e per sempre.

In lingue diverse, come per una nuova Pentecoste, sono risuonate le loro voci, pronunciando la formula dei Voti: italiano, inglese, francese, brasiliano. Con estrema trepidazione ognuna ha deposto e firmato sull’altare i suoi Voti, a cui hanno apposto la loro firma anche la Superiora generale e due Discepole fungenti da testimoni. Lo Spirito Santo, solennemente invocato su di loro, trasformi le loro vite, così che giorno dopo giorno seguano Cristo, come fedeli  Discepole  del Maestro, ferventi adoratrici dell’Eucaristia e gioiose riparatrici delle offese che si recano all’Agnello Immolato, testimoni nel mondo dell’amore infinito di Dio per l’umanità.

Con loro e per loro tutta l’Assemblea e tutta la Chiesa benedice e rende grazie per le meraviglie operate da Dio nelle loro persone.

Una discepola dal cuore missionario

Sento ancora la voce della carissima Madre Maria Machina quando, il primo novembre del 1970, mi chiamò per dirmi: “Suor Rosalba, te la senti di andare in missione?”

Era il mio più grande desiderio, che conservavo nel mio cuore fin dai miei 15 anni! Mi ero innamorata dell’Africa attraverso una piccola rivista consegnatami dai Padri Passionisti. Da allora l’Africa entrò nel mio cuore… Sicché, alla richiesta della Madre dissi subito Sì! E dopo pochi mesi partimmo, io, Suor Iolanda e Suor Adelma, non per l’Africa, ma per la Francia, per essere accanto ai nostri emigrati italiani: 5 anni di grande esperienza! Imparai la lingua francese.

Madre Maria mi chiamò di nuovo e mi chiese di aprire la missione in Africa.   Non dissi sì o no, ma piansi solo per la gioia di andare fra quei piccoli bisognosi di tutto!

Partii il 9 novembre 1975, insieme alle mie carissime consorelle, Suor Filippina e Suor Emidia, accompagnate dall’indimenticabile Madre Angelica e da Suor Bianca Maria, segretaria generale.

L’Africa! È rimasta nel mio cuore per sempre! Ho vissuto in Rwanda quasi 18 anni: come si può dimenticare? Potrei scrivere un libro delle esperienze di tutti i giorni … e in particolare della triste guerra iniziata il 7 aprile del 1994! L’esperienza della guerra mi ha fortificata per non fermarmi, ma continuare senza paura. Il Signore era con noi e ci ha salvate.

Rientrata in Italia, la Madre mi chiese di fermarmi un poco. Accettai a malincuore, per ubbidienza, non per il riposo!  Cominciai la missione nei più piccoli e poveri paesini della Lucania: Gallicchio, Aliano, Montemurro, Garaguso, fino a Schiavonea in Calabria, lavorando con tanto amore e spirito missionario, con piccoli e grandi. Questa missione mi dava tante gioie! Ma il mio cuore era rimasto in Rwanda…

In Italia, ho continuato a vivere la mia vocazione di Discepola di Gesù Eucaristico e ad essere sempre disponibile alla Volontà di Dio.

Dopo pochi anni, quando non me l’aspettavo, Madre Aurea mi chiese di ritornare in missione. Non più in Africa, ma in Asia, per un compito impegnativo e responsabile: accogliere le vocazioni.  Non rifiutai; partimmo io e Suor Giuseppina Albanese.

Arrivammo in Indonesia il 21 maggio 2003. L’entusiasmo non mi è mai mancato. Così, insieme alla giovanissima Sister Rosalinda, filippina, abbiamo viaggiato nelle navi sgangherate giorno e notte, abbiamo girato quasi tutta l’Indonesia e il Signore ha benedetto i nostri passi, donandoci una schiera di sorelle chiamate a vivere lo spirito del nostro amato Fondatore, il Venerabile Raffaello Delle Nocche.

Dopo otto anni, l’ultima tappa: la sto vivendo da 4 anni in Timor Est, dove mi trovo ancora oggi, a 82 anni!  Le esperienze di questi 48 anni di missione sono tante…e di ogni genere…tutte affidate al Signore, che mi ha dato la forza e la gioia di andare sempre avanti e non fermarmi mai!

Grazie, Signore!

Wailili, 18 aprile 2018

Suor Rosalba Pagliaro

Verso il XIII Capitolo Generale

Le Discepole di Gesù Eucaristico, radunate a Roma in Casa generalizia, si preparano all’importante evento, con due giornate di aggiornamento e riflessione, ponendosi all’ascolto della realtà attuale della Vita consacrata e del mondo giovanile.

Nei giorni 19 e 20 giugno usufruiscono delle conferenze di due esperti in materia: Padre Luigi Gaetani O.C.D. Presidente della C.I.S.M. e la prof.ssa Suor Maria Teresa Spiga F.M.A., membro della Commissione preparatoria del Sinodo dei Vescovi sulla pastorale giovanile.

19 giugno: Padre Gaetani tratta il tema “Carisma e conversione evangelica verso una realtà interculturale”.

 20 giugno: la professoressa Spiga illustra l’iter di preparazione del sinodo dal tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” e ne presenta l’instrumentum laboris, di recentissima pubblicazione.

Il prossimo Capitolo è di un’importanza capitale, poiché il volto dell’Istituto è molto cambiato ed è in corso la revisione della Regola di Vita.

Perciò tutte le Discepole implorano dallo Spirito Santo il dono del discernimento.

Di una cosa devono essere convinte in particolare: il carisma non è qualcosa di statico da custodire in un museo, ma qualcosa di dinamico come la vita e la storia.  Con il Fondatore è iniziato un percorso, che continua in ogni discepola e in ogni generazione di discepole, che ricevono lo stesso dono con il compito di viverlo, approfondirlo, svilupparlo e arricchirlo.

In questo tempo non basta qualche aggiustamento, bisogna osare un cambiamento profondo di mentalità, pur restando fedeli, ma in forma nuova, all’originalità e all’essenza del proprio carisma.

In questa ardua ma entusiasmante ricerca, le Discepole si affidano all’intercessione di Maria SS. ma e del Venerabile loro Padre Fondatore, Monsignor Raffaello Delle Nocche. Così pregano:

Maria, figlia amata dal Padre, grembo in cui il verbo ha trovato dimora, spazio in cui lo Spirito Santo si è compiaciuto di dimorare, a Te eleviamo la nostra preghiera in questo tempo di preparazione al Capitolo, così importante per ciascuna di noi e per tutta la nostra Famiglia religiosa.

Ci rivolgiamo a te, Madre tenerissima, e ci affidiamo alla tua intercessione, perché con l’aiuto della grazia i nostri cuori si aprano con docilità allo Spirito, seguano con coraggio le orme del Figlio e ci lancino senza paura nelle avventure della carità.

Abbiamo bisogno di te, Madre dolcissima, per crescere nell’audacia e rimanere umili, per sporcarci le mani nelle piaghe degli uomini e conservare un cuore che sa donarsi senza misura, per puro amore, a Dio e ai fratelli. Amen

 

                                                                                        Suor Marilinda Ciccarese DGE